Baita Valbona – Le Cune
In Trentino Alto Adige le porzioni abbondano, eccome se abbondano. Questo lo abbiamo capito dal primo giorno di permanenza, quando alla Baita Valbona, per restare leggeri abbiamo ordinato solo un piatto a testa per il pranzo. E per riprenderci ci siam dovuti sdraiare nella loro magnifica area relax al sole, per le successive due ore. O meglio, Luca si è sdraiato. Io ho dovuto seguire Filippo nella sua sperimentazione di tutti i giochi a disposizione. “Mamma guarda cosa so fare! Mamma vieni! Mammaaaaaa!”
La baita, raggiunta dopo aver percorso il Sentiero degli Animali che parte da Le Cune, ci è piaciuta molto perché caratteristica e spaziosa. Ho voluto provare il piatto dello sciatore. D”estate? Sì, d’estate. Ma cos’è il piatto dello sciatore? Uova a occhio di bue, pancetta e patate. Una bomba. Sia di bontà che di pesantezza! Ho quindi dovuto rinunciare ad una generosissima fetta di strudel barattata con una coppa di gelato alla vaniglia e salsa ai frutti di bosco.
Baita Checco – Ciampedie
La baita che più ci è piaciuta però, è la Baita Checco, dove abbiamo pranzato una volta saliti in cima al Ciampedie. La posizione è spettacolare e il ristorante ha degli spazi esterni e delle vetrate che offrono un panorama pazzesco sulle dolomiti. I ragazzi sono molto gentili ed i bambini al ristorante sono ben accolti. Al nostro arrivo ci è stato portato subito un kit per intrattenere Filippo con colori e disegni. Nel menù sono presenti proposte dedicate a loro e l’atmosfera è piuttosto tranquilla e rilassata. Tutto ciò che abbiamo mangiato era veramente di alto livello, come le tagliatelle al ragù di cervo, per esempio. E poi cosa potrei dire del dessert? Ho preso una semplicissima panna cotta fatta in casa, con i frutti di bosco freschi e ho pensato di essere di fronte alle porte del paradiso. I prezzi sono nella media.
Ristorante Pizzeria Stella Alpina – Moena centro
Un posto invece dove la tranquillità non ci è sembrata di casa è stata la pizzeria Stella Alpina. Una sera, non trovando posto in nessuno dei ristoranti presenti nella nostra lista dei desideri, abbiamo deciso di ripiegare su una pizza, per far felice anche il nostro gnomo. Saluto la prima cameriera che incrocio all’ingresso ma non ricevo risposta e riprovo con la successiva che ci fa accomodare. Il locale è arredato molto bene e almeno quello è accogliente. La pizza buona. i proprietari credo che invece abbiano una sorta di avversità nei confronti dei più piccoli. Un ragazzo che era al bancone non ci hai mai tolto gli occhi di dosso, nonostante Filippo a tavola si stesse comportando bene, stando composto senza alzarsi mai. Peccato che, dopo cena, mentre il papà stava pagando e io rispondevo al telefono, lui si sia messo a giocare con un mappamondo di legno che aveva proprio alle sue spalle. e’ stata questione di un minuto. Con uno scatto felino, la proprietaria, incitata dal ragazzo, si è fiondata su di noi intimandoci di fare attenzione. Mi sono scusata e siamo usciti. Il mio consiglio è per te che ti muovi con i tuoi nani e vuoi mangiare una pizza senza la paura di essere tenuto d’occhio come fossi un detenuto: cercati altre pizzerie.
Malga Peniola – Moena
Per tornare invece alla categoria baite, un’altro posto che abbiamo amato follemente è Malga Peniola, un ristorante a conduzione familiare che si trova sperduto tra i boschi vicino al centro di Moena. Per raggiungerlo siamo rimasti impressionati dalla strada a doppio senso strettissima e più che altro senza protezione a lato. Ad ogni modo è poco trafficata. Salendo abbiamo avvistato un cerbiatto fuggire tra i boschi! La malga si trova immersa nel verde, vicino a una chiesetta. Dispone di pochi tavoli ed è un vero gioiellino, posso solo immaginare come possa apparire d’inverno, con i suoi cuscini ricamati e la stufa in maiolica. Ti avevo parlato delle porzioni della Baita Valbona, vero? In questo caso siamo di fronte a porzioni spropositate, da tornare a casa rotolando! Tutto eccellente, ma questa volta non sono stata in grado di fare spazio alla frittelle di mele che tanto desideravo.
Malga Jumela – Buffaure
Sarà che per raggiungere Malga Jumela, abbiamo faticato come dei piccoli somari perché non eravamo affatto allenati alle camminate, ma da questo posticino mi sarei aspettata qualcosina in più. Ho voluto provare la zuppa di cereali ma mi è risultata molto acquosa e poco saporita. Luca invece, ha apprezzato il loro panino con hamburger. Per Filippo abbiamo preso lo stesso panino ma solo con la carne, senza alcun condimento e ci è stato fatto pagare a prezzo pieno, 15 euro. Non ci siamo lamentati, ma l’ho trovato ingiusto e caro. Per il resto il posto è bello, fuori si mangia in tavolate lunghe e dà molto la sensazione di essere accolti in famiglia.
Rifugio Friedrich August – Col Rodella
Infine, voglio darti la mia opinione sul Rifugio Friedrich August al quale siamo saliti alla fine della nostra vacanza in Val di Fassa. Volevo tanto conoscere questo posto, attratta dalle foto che spopolano sui social. Ma ahimè, posso dire che rispetto agli altri rifugi in cui siamo stati mi ha un po’ deluso. E’ l’unico posto dove non è presente un’area giochi per bambini. La pala con una quantità infinita di bomboloni appena fatti (sempre vista sulle loro foto di instagram), se arrivi alle 11.00 non la trovi più e se vuoi un bombolone te lo scordi. Cavolo, perché non tirarne fuori più? Per i bambini non esiste nemmeno la possibilità di un piatto di pasta al pomodoro. Piatti sofisticati, porzioni piccole, conto salato, attesa lunghissima. Di bello c’è la posizione e la baita, che esteticamente è davvero stupenda, ma per il resto un po’ snob. Per il resto a saperlo ci saremmo fermati alla baita precedente.
Agritur Agua Biencia
Dell’Agritur Agua Biencia posso solo dire WOW! Meraviglioso. Qui in realtà non abbiamo avuto modo di consumare un vero pasto, ma ci siamo concessi una golosissima merenda in terrazza, con vista. La ragazza ci ha invitato ad andare al banco per vedere le loro torte maestose prima di scegliere quale mangiare. E lì mi è scappato un altro WoW! Foresta nera, sacher, torta di ricotta. Filippo ha optato per la prima. Noi, consapevoli del fatto che non l’avrebbe terminata, abbiamo deciso di optare per il gelato preparato con il latte delle mucche allevate in questo agritur. Poi abbiamo assistito alla mungitura, un’esperienza pazzesca da fare con i bambini.
Questi sono i principali posti in cui abbiamo mangiato durante la nostra settimana in montagna. Molto spesso la sera abbiamo preferito cucinare qualcosa in appartamento per risparmiare. Ma abbiamo cercato di godercela fino all’ultimo giorno. Se vuoi conoscere il programma dettagliato che ho preparato giorno per giorno, leggi il mio articolo Itinerario di una settimana in Val di Fassa con i bambini.
Ciaoooo